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Benvenuto nel blog di Simona Bisacchi
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 La scala musicale è composta da sette note. E milioni di sinfonie possibili. Proprio come la letteratura. Come l’esistenza. Ogni libro inizia con una copertina e finisce con un epilogo: nel mezzo uno svariato numero di pagine, storie, riflessioni. Così l’esistenza, che inizia da nostra madre e finisce in modi e tempi non stabiliti da noi: nel mezzo uno svariato numero di parole, gesti, folgorazioni. Mille miliardi di sinfonie possibili, lungo una stretta scala riservata, che per ognuno è semplicemente la propria vita... Continua a leggere...

La noia. Oscar Wilde dichiara che sia l’unico peccato imperdonabile. Secondo Schopenhauer è figlia degli agi e dell’abbondanza, e solo il lavoro ci preserva da essa. In ogni caso è qualcosa da cui sfuggire. Ma non sempre... Perché, a volte, è proprio dalla noia, che nascono idee e scoperte. Prendete in mano “Un grande giorno di niente” (Topipittori, 2016) dell’illustratrice Beatrice Alemagna. Con poche parole e meravigliose immagini, questo libro racconta come la monotonia di giorni che si ripetono sempre uguali possa diventare l’ispirazione per nuove scoperte... Continua a leggere...

In biblioteca nulla è “solo” tuo, ma tutto è “anche” tuo. È un territorio di condivisione. È uno spazio ideale - al limite dell’utopistico - in cui tutti possono prendere tutto, al patto di essere consapevoli che non appartiene a loro. È un luogo rivoluzionario, perché ti permette di conoscere e viaggiare, anche se non hai un soldo in tasca, anche se non hai nemmeno uno scaffale in cui appoggiare un romanzo... Continua a leggere...

Dove c’è creatività, composizione, c’è lei: l’ispirazione, la musa. È quel pensiero che arriva talmente chiaro da sembrare illuminato e guida la penna, il colore, o le note per raccontare il mondo da un altro punto di vista. Per raccontare qualcosa che va “al di là” del mondo e della vista. Nella mitologia le nove dee che proteggevano le arti e il sapere erano figlie di Zeus e Mnemosine, la dea della memoria. Il re degli dei e la facoltà di ricordare generano l’arte, diventano ispirazione. Come a indicare che l’essere umano per diventare artista ha bisogno di rievocare quella scintilla di infinito, che abita il mondo - e l’uomo stesso - ma che spesso viene messa da parte, schiacciata, dimenticata... Continua a leggere...

Numerose sono le cause del prodigioso fascino della fotografia. Trattiene in sé un ricordo. Rappresenta la realtà. Racconta luoghi e popoli che mai si incontrerebbero dal vivo. Informa. Rallegra. Fa riflettere. Ma tra queste numerose cause di bellezza, ce n’è una che la rende unica: il tempo. Ogni scatto cattura un istante, un unico secondo nello scorrere perpetuo degli anni. Eppure quel secondo, quell’istante, può raccontare un’intera epoca... Continua a leggere...

Il cielo d’estate è in continuo movimento. Ci colpisce tingendo la luna di rosso, in un’eclissi totale così peculiare da potersi considerare unica in questo secolo. Ci svela Marte, avvicinandolo come mai era accaduto negli ultimi quindici anni. E si prepara a mostrarci lo spettacolo di quelle meteore che s’incendiano a contatto con l’atmosfera terrestre, creando scie luminose a cui affidare desideri. Tutti a testa in su, a guardare le Perseidi, frammenti lasciati da una stella cometa all’interno della costellazione di Perseo. Tutti a testa in su, a riaccendere speranze e a pronunciare un desiderio... Continua a leggere...

C’era una volta... E c’è ancora... Un lupo che si aggira famelico in quel bosco in cui non dovremmo proprio entrare, perché è troppo buio. Troppo intricato. E noi abbiamo ancora troppa paura, per capire che quel lupo aspetta qualcuno che gli dia da mangiare. Qualcuno che lo ammansisca. Aspetta un amico che lo metta al suo posto. C’è un gigante, per cui non siamo altro che formichine. E chi se ne importa se camminando ci calpesta! Ci considera piccoli e non così rilevanti, ma forse sta solo suggerendo la nostra giusta misura nel mondo, a noi che ci crediamo tanto grandi e importanti. E ci sono i draghi... Continua a leggere...

Colore e acqua, per catturare la luce. L’acquerello nasce così. Nasce da WIlliam Turner (1775 - 1851), che si innamora della luce, di come cade sull’acqua e sui ponti, e comincia a dipingere paesaggi, e a viaggiare, per catturare ciò che non si può toccare ma illumina il mondo. Il pittore inglese, precursore dell’impressionismo, “andò alle cascate per i colori dell’iride, guardò all’esplosione per le sue fiamme, chiese al mare l’azzurro più intenso e al cielo l’oro più puro”, come scrisse il critico inglese John Ruskin. Inseguì la luce per tutta la vita. Cercò di coglierne le sfumature e gli umori, quasi fosse un’amica accanto a lui... Continua a leggere...

E vissero tutti felici e contenti. Dame e cavalieri. Re e regine. Principesse irrequiete e improbabili consorti. Nascono destinati a qualcosa di grande, poi lungo il tragitto qualcosa va storto e ha inizio la battaglia. Per quanto la principessa sia bella, per quanto il cavaliere sia senza macchia sono costretti a mettere da parte sogni immacolati e teorie deliziose, per cominciare a vivere sul serio. La battaglia è dura e la soluzione non è assolutamente a portata di mano, ma quando riescono il lieto fine è lì ad aspettarli... Continua a leggere...

Si racconta fosse un uomo irascibile e scontroso. Eppure, oggi, quando si parla di Michelangelo Buonarroti vengono in mente solo le meraviglie che ci ha lasciato. La sua permalosità, la sua suscettibilità non toccano il nostro tempo. Le sue opere sì. Ancora ci accompagnano. Ci insegnano. Ma di quel brutto carattere non ci raccontano nulla. Ci raccontano piuttosto di un’inquietudine profonda, e tremendamente attuale, di un’arte che non è solo bellezza ma anche tormento. E quest’uomo - che sembrava vivere solo per se stesso e la sua arte, tanto da risultare indifferente anche alle sorti della propria famiglia - ha tramandato all’umanità intera un patrimonio di splendore. Ha colto la grazia e la disperazione che la terra racchiude... Continua a leggere...

Non può esserci teatro, se non c’è immaginazione. Sali sul palcoscenico per dar vita a un personaggio che non sei tu, ma che ha bisogno di te per esprimere se stesso e la sua storia. Devi spostare i riflettori dalla tua esistenza e mettere tutto te stesso a disposizione di quella Desdemona, di quel Faust, o di quella Nora che si è stancata di essere trattata come una bambola. Non c’è tempo per riorganizzare l’agenda, per chiamare in riunione i tuoi collaboratori o per preoccuparti che sta per piovere e hai lasciato i panni sul terrazzo... Continua a leggere...

E alla fine arriva per tutti un momento in cui si inizia a pregare. Anche se sei ateo. Anche se non sei così convinto sul nome del tuo Dio o della tua religione. Ci si inginocchia. Come Abraham Lincoln, che scriveva “Molte volte sono finito in ginocchio spinto da una schiacciante convinzione di non avere alcun altro luogo dove andare”... Continua a leggere...

Scolpire. Prendere un materiale inerte, fermo, per poi lavorarlo, scartarlo, fino a dargli una forma piena di vitalità, di movimento, di idee. È l’artista, la vita che gli scorre nelle mani, a tirare fuori da un blocco di marmo la grazia e la meraviglia di un’opera d’arte. Succede nella scultura. Succede nel cuore dell’uomo... Continua a leggere...

Dove risiede la bellezza della luna? Nel suo essere perfetta e discreta all’occhio. Nel suo splendere velata. Nel valore che le diamo, nei presagi che leggiamo nei suoi colori, nelle leggende che risiedono nel suo farsi piena. Ma la sua bellezza è anche nel suo lato oscuro, in ciò che di lei rimane coperto, misterioso, in quella parte a noi invisibile che si nasconde dietro al suo incanto... Continua a leggere...

Quando si vuole conoscere meglio qualcuno, il modo più efficace è ascoltarlo. Non solo ascoltare i suoi discorsi, ma mettersi in ascolto dei suoi gesti, delle parole trattenute, di quelle nascoste. Prendete una donna. Prendete la donna che vi sta accanto, che sia vostra moglie, o la mamma, che sia un’amica o vostra sorella. Potete conoscere i ricordi che lei è disposta a condividere con voi. Nel caso di una mamma potete elencare le regole che vi ha dato nel corso della vostra vita. E chi è stato più attento potrà ripescare dalla memoria i suoi consigli, anche se non li ha ascoltati. Potete essere così certi della risposta che vi darà a una domanda, da non porgliela nemmeno. Eppure, chi avete davanti rimarrà comunque un mistero, se non deciderete di ascoltare... Continua a leggere...
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Simona B. Lenic
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