RIMINI – Romanzo d’esordio, centro al primo colpo, e anche una copertina con una firma che in pochi si possono vantare di avere, quella del maestro dell’illustrazione Gianni De Conno.
Ma cos’ha di speciale
Setalux da costringere la
Barbera a pubblicare un genere, il fantasy, che non aveva mai pubblicato prima, da consegnare la copertina a Gianni De Conno e da presentarlo come “l’Harry Potter italiano”? Ha quello che hanno le belle opere, cattura subito e ti costringe a non andare a dormire se prima non hai letto un’altra pagina (un po’ come le ciliegie, una tira l’altra) per scoprire come va a finire l’avventura alla quale vengono chiamati i protagonisti del libro, i quindicenni Sfaira, Matt, Leon e Joshua. Perché se un inevitabile archetipo fantasy c’è nel libro, è proprio quello del “Richiamo all’Avventura” e della presenza del “Mentore”, il saggio Prometero, che svela ai quattro amici il potere del Setalux e li indirizza verso la loro missione speciale. Inserito nella collana Radio Londra (la raccolta di maggior spicco della casa editrice Barbera), Setalux è catalogato come fantasy; un tempo forse quando la parola fantasy andava per la minore sarebbe stato inserito sotto il genere avventura, noi sottoscriviamo chi lo inserisce sotto il catalogo di romanzo di formazione, perché dentro le 288 pagine piene zeppe di colpi di scena,
Sfaira,
Matt,
Leon e
Joshua affrontano un’avventura persino più grande e decisiva per il loro cammino, quella dell’adolescenza, dove tutto muta in fretta e dove si costruiscono parti fondamentali del carattere e della crescita di una persona. Nemico giurato dei quattro amici è il perfido Serparatur, l’Uomo-Non-Più-Uomo, attorniato da una cerchia di soggetti poco raccomandabili, gli Umbrusis e i Mortivì. No, non ci sono elfi, folletti, draghi e mostri tipici dei romanzi fantasy, perché chi ha “poteri speciali” per vedere sa da sempre che il fantastico si trova anche nella vita reale.