
Una sera durante un incontro con i lettori, dal piccolo gruppo riunito davanti a me si alza una mano. Un signore anziano – un anziano vero, non uno di quelli stile “mi conservo come una mummia al botox”, e nemmeno di quelli che “non essere più giovani è un insulto”, insomma un anziano come quelli di una volta! - si solleva in piedi e mi chiede: “Perché nei libri i protagonisti sono sempre ragazzi? Non parlate mai dei vecchi?”. Già, i vecchi. Quelli che hanno l’esperienza. Che hanno visto anni che noi possiamo a malapena ricostruire. Quelli che hanno fatto della loro esistenza saggezza. Dove sono i vecchi così? Non dappertutto, purtroppo. A volte si incontrano nei libri. Chi è fortunato – come me – può incontrarli nella realtà. Queste persone che hanno una struttura che non esiste più, capaci di andare in bicicletta a novant’anni e brindare con vino rosso. Capaci di vivere tranquilli, condividendo se stessi con i malanni (più o meno gravi) e una badante. Anziani che si annoiano davanti al Grande Fratello perché “quelli stanno in una casa a far niente, cosa c’è da guardare?”. Caratteri forti, spesso duri, che il tempo ha levigato fino ad ammorbidire, o rendere ancora più tremendi. Vecchi che non si vergognano di appartenere a un’altra generazione. Che danno un senso e un valore profondo ai loro anni. Vecchi come il Santiago di Hemingway (“Il vecchio e il mare”), con quella forza di volontà, capace di affrontare i pescicani, di tornare sconfitto ma degno, ancora più sofferto nel corpo e nell’espressione, ma vivo. Vecchi vivi perché vivi vogliono rimanere. Come l’Amaranta di Marquez - in “Cent’anni di solitudine” - che morirà solo quando avrà finito il suo sudario, e allora procede con calma poi con più fretta, e intanto organizza il suo funerale, decide la data, dove morire, e tutto avviene come lei ha scelto. La letteratura parla di vecchiaia. E lo fa con una penna gentile e cruda. Come quando Sepulveda racconta di Antonio José Bolívar Proaño, “Il vecchio che leggeva romanzi d’amore”, che ha vissuto avventure e tragedie, pronto a mettere in gioco la sua stessa esistenza quando gli chiedono aiuto, pronto a mettersi da parte, con se stesso e i suoi libri, quando il mondo non ha più bisogno di lui. E poi c’è la vecchietta dipinta da Aarto Paasilinna ne “Il bosco delle volpi” (Iperborea). Un’ultranovantenne che i figli vogliono rinchiudere in un ospizio proprio il giorno del suo compleanno. Ma lei non ci sta, scappa con il suo gatto fino al bosco, dove si rifà una vita in compagnia di un gangster e di un maggiore dell’esercito finlandese. Un capolavoro di vecchietta! Questi sono gli anziani “fatti di pagine” a cui sono più affezionata. Anziani che non sono il capitolo finale dell’essere uomo, ma l’audace proseguimento di un cammino.
Da "Fixing" del 4 giugno 2010
Belli questi pensieri sugli anziani. Mi hanno fatto venire in mente una storia di pochi giorni fa.
E' morta la mamma di un mio amico, una donnina di 92 anni, allettata da tempo. Il marito, 93 anni o giù di lì, malaticcio, seguito da una o due badanti, non so bene, ma ancora con la voglia di vivere e di andare, pur camminando a fatica, ogni tanto al bar a farsi una briscola, in questo triste momento ha dato una dimostrazione di forza impressionante. La sua mente è sempre lucida, anche se a volte sembra non riconosca i propri figli, ha voluto con tutte le forze essere presente al rosario, al funerale, alla chiusura della bara, alla sepoltura nella terra della sua amata moglie. "Lo devo fare" è stata la risposta a chi tra i suoi cari lo voleva proteggere da questi momenti sofferenti. Ma è questo il gesto più eroico e nobile che abbia mai sentito negli ultimi tempi. Sorretto dalle due badanti, prima che la bara
Di
Moorow
(inviato il 07/06/2010 @ 15:25:02)
... venisse calata nella fossa, si è staccato da loro e con passo claudicante si è diretto fino alla cassa, l'ha toccata, ed è stato lì, da solo, in piedi come un soldato, fino a quando la terra non si è richiusa su sua moglie. Da dietro parenti e badanti tremavano pensando potesse avere un malore e cadere anche lui nella fossa ... Poi con è tornato indietro dalle sue badanti, nuore, figli, nipoti che hanno ripreso a sorreggerlo, consci di avere vicino un uomo vero, un eroe di 93 anni ... Queste sono le storie che mi fanno apprezzare ancora di più questo mondo. Ciao Moorow
Di
moorow
(inviato il 07/06/2010 @ 15:28:57)
Di vecchi, quelli veri come dici tu, ne conosco ancora qualcuno. Fino a due anni fa c'era anche mio padre, viveva pure lui con la badante e mio fratello con la sua famiglia al piano di sopra. Poichè non riusciva più a scrivere, non riusciva più a capire quando terminava una parola e iniziava quella successiva, ha chiesto a me di scrivere ciò che mi raccontava. L'ho fatto e mi piaceva osservarlo quando ogni mattina leggeva il gionale, seduto a tavola, con il suo cane in piedi nella seggiola accanto. A lui mi sono rivolta fino all'ultimo per un consiglio, la conferma di un ricordo, un commento su questo o quel fatto. Mio padre si considerava lo scrittore di famiglia, gua a dirgli che scrivevo anch'io e che non me la cavavo proprio male! Sono stata una figlia fortunata, una grande mamma, un padre che apparteneva alla categoria dei vecchi che sanno darti saggezza. Mio padre se ne è andato a 92 anni. Mi mancano la sua ironia e il suo buon esempio
Bello Simo. Come sempre.
Di
Naty
(inviato il 08/06/2010 @ 11:55:32)
Grazie per i vostri commenti. Grazie per i vostri racconti. S.
Di
Simona
(inviato il 08/06/2010 @ 12:03:58)
ma quanto scrivi bene?!? complimenti. ciao
Di
Marco
(inviato il 09/06/2010 @ 00:14:31)
Ciao mi collego ora al tuo blog per la prima volta moolto carino, ma soprattutto, condivido il tuo pensiero, mi piace come scrivi e quello che trasporti a livello emozionale sulla carta. Mi chiamo Claudio e se vyiu cibiscere ka nua visone del mondo puoi vedere il nostro sito... www.laspiraleassociazione.it se vuoi posso mettere il tuo link tra i miei preferiti, ma chiedo la tua autorizzazione. Siamo di Cadoneghe PD
Di
Claudio
(inviato il 09/07/2010 @ 08:52:11)
Grazie Claudio! Autorizzazione accordata! 
Di
Simona
(inviato il 10/07/2010 @ 16:04:40)
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